PUNTO 1 - Sono favorevole ai rimborsi elettorali per tante ragioni (mi riservo di spiegare la cosa in video).
PUNTO 2 - Il governo Monti, quello brutto e cattivo per intenderci, ha rimodulato l'entità dei rimborsi che da tanti, tanti, tanti, tanti, milioni totali di prima, li ha tagliati fino a raggiungere la cifra di 120 milioni TOTALI delle ultime elezioni, senza contare che destinò molti di quei soldi tagliati ai terremotati LINK QUI.

Un freddo, brutto e cattivo Mario Monti
Quindi non concordo ne con Grillo ne con Renzi quando indicano come "urgente" una discussione su questo tema.
Detto questo voglio sfatare un mito, il M5S non ha rinunciato ad un solo misero centesimo di questi rimborsi e vi spiego perchè.
Per accedere al rimborso elettorale i partiti ed i movimenti politici devono depositare uno statuto democratico che designi anche un tesoriere legalmente responsabile. LINK QUI
Il problema è che il movimento di Grillo questo statuto non ce l'ha e non l'ha consegnato, non perchè non hanno voluto i finanziamenti ma perchè non esiste.
Ora qualcuno mi potrebbe far notare "ma delli, se avessero voluto i rimborsi avrebbero potuto fare lo statuto e consegnarlo", VERISSIMO, ma c'è un problema, lasciamo stare il fatto che le soluzioni sarebbero potute essere altre e maggiormente rappresentative dell'intenzione di restituire denaro pubblico (prendere il finanziamento e donarlo ad un contro dello stato), il problema vero è che se il movimento facesse uno statuto democratico, che come dicevo sopra è requisito essenziale per aver diritto ai rimborsi, allora le cariche interne sarebbero state elettive (presidente, consiglio direttivo, tesoriere ecc.), i metodi d'ingresso ed espulsione di un socio regolamentati ed il simbolo rappresentativo
proprietà del movimento stesso, ed è proprio qui che casca l'asino.
Infatti il simbolo del m5s è proprietà di Beppe Grillo, ed è lo strumento che utilizza per avere controllo su tutti coloro che militano sotto il suo vessillo, pensate ad un gruppo di senatori che non vuole rispettare la linea politica del Boss, cacciati e senza possibilità alcuna di fare politica che conti, senza il catalizzatore di voti che rappresenta il simbolo.
Quindi Grillo ha fatto di necessità virtù, non ha perso potere sulla sua creatura e allo stesso tempo spaccia questa scelta per RINUNCIA AI RIMBORSI, rimborsi di cui ovviamente non si sarebbe avvalso lui, ma chi per lui fa politica dal basso all'alto, mentre i suoi guadagni (derivanti dal blog), non saranno certo diminuiti... aggiungo senza ironie... GIUSTAMENTE, ma come i giornali sono tacciati di essere parziali perchè organi di partito e perchè finanziati dallo stato' al capo politico della seconda maggiore forza parlamentare non si potrebbe imputare una strategia dell'esagerazione e dell'ostracismo al fine di aumentare l'attenzione sul suo blog e quindi aumentare i suoi introiti? Non dico sia così, dico solo che se dobbiamo giocare ai complottisti lo possiamo fare su tutti e su tutto.
Quindi oltre al verbo grillino "informatevi", aggiungeteci affianco anche il mio il mio "analizzate".
PS. So che la politica ribaltò l'esito di un referendum che aboliva il finanziamento pubblico che rientrò dalla finestra sotto forma di rimborso, se la differenza tra queste due forme fosse stata una differenza pari a quella che hanno i due termini sarebbe stato lecito, ma effettivamente le cose non stanno così.
PPS. Aggiungo però che è altrettanto vero che quel referendum fu fatto in un momento di grande condizionamento sull'opinione dei cittadini, derivante da una determinata vicenda politica che, secondo me, offusco non poco il raziocinio di chi si espresse, in secondo luogo aggiungo che un referendum è vincolante solo per 5 anni dal momento del suo risultato (oltre ad essere vietato per alcune materie economiche dove teoricamente potrebbero rientrare i finanziamenti/rimborsi ai partiti) e che quindi scaduto il termine, la classe politica avrebbe potuto legittimamente ripristinare tale legge.
CIAO CAGNACCI